martedì 20 giugno 2023

Casarcobaleno, Scampia 15-18 giugno 2023



Quest’anno ho aderito per la seconda volta al progetto di volontariato a Scampia organizzato da Casarcobaleno (clicca qui per informazioni); Scampia è un quartiere della periferia

di Napoli.

Il primo giorno, abbiamo trascorso un po’ di tempo con i ragazzi del posto e abbiamo potuto conoscerci meglio giocando insieme. Inaspettatamente uno dei bambini che avevo incontrato in passato, mi ha riconosciuta e mi è corso incontro abbracciandomi e facendomi commuovere. In seguito, abbiamo aiutato i ragazzi e le ragazze che stavano preparando l’esame di terza media dove aver attraversato un difficile percorso scolastico. In questa occasione, ho avuto l’opportunità di lavorare con una ragazza che aveva un’ottima memoria, mi sono resa conto che l’unico problema che la frenava dal superare l’esame era la stessa paura che viene a tutti gli studenti: la paura di non farcela. Oltre ad ascoltarla nelle materie della sua tesina, mi sono sentita in dovere di motivarla.

Il giorno seguente, parte del nostro gruppo si è diretto verso il campo rom di Giugliano. Il luogo era in pessime condizioni. Ovunque si trovavano cocci di vetro e sporcizia. Trovandomi lì, ad osservare i bambini e le ferite profonde che avevano, non ho potuto evitare di prenderli in braccio. Mi è stato chiesto come avessi fatto a tenerli vicino a me nonostante le loro condizioni, probabilmente perché ho visto oltre quel dolore, ho visto delle vittime di una società opulenta che schiaccia gli ultimi e ho riconosciuto delle vittime di una mentalità violenta e maschilista che li ha cresciuti e mi sono resa conto che avevano anche loro bisogno di affetto.

In questi pochi giorni colazioni, pranzi e cene li abbiamo trascorsi come fossimo una grande famiglia, aiutando a turno a pulire insieme eravamo 16 studenti e due docenti.

L’ultimo giorno prima di prendere il treno abbiamo visto uno spettacolo teatrale organizzato dai bambini dei quartieri spagnoli. Non è stato semplice capire il dialetto napoletano ma la loro espressività è bastata a comprenderne le scene. Dopo questa esperienza, tornata a casa con più muscoli di prima, ho iniziato a notare di più le piccole cose che ho nella mia quotidianità e ad esserne grata.

Penso spesso ai sogni che mi hanno confessato alcune ragazze, le quali avevano dei progetti per il loro futuro ma si arrendevano alla realtà in cui vivevano. È stato in quel momento che ho compreso quanto fosse importante la nostra presenza lì.

Virginia Guarnieri

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