University day

 Mercoledì 11 ottobre si è svolto nella nostra scuola l’University day, iniziativa

promossa per dare a noi studenti una panoramica delle università disponibili sul territorio e fornire così un valido strumento per l’orientamento post maturità.

La giornata è stata articolata in due parti: nel nostro quadriportico, dove sono stati allestiti gli stand delle singole università, e a teatro dove si è tenuta la presentazione delle offerte formative, moderata dal Dott. Guido Orsi, ex alunno e presidente dell’Associazione Lasalliana Ex Alunni del De Merode.

Le università che hanno partecipato sono state:

- BOCCONI di Milano;

- CATTOLICA di Roma;

- CAMPUS BIO-MEDICO di Roma;

- EUROPEA di Roma;

- JOHN CABOT di Roma;

- LUISS di Roma;

- LUMSA di Roma;

- ROMA TRE di Roma;

- SANT’ANNA di Pisa;

- TOR VERGATA di Roma.

Sono intervenuti anche degli ex alunni, che ora frequentano l’università Luiss e l’università Europea, che hanno portato la loro esperienza personale.

È stata un’ottima opportunità per noi studenti per avvicinarci al mondo universitario, chiarire alcuni dubbi, fare domande di ordine pratico. Molti di noi hanno già le idee chiare riguardo la scelta della facoltà, molti altri sono ancora dubbiosi, altri ancora ansiosi per i test d’ingresso che, per alcune facoltà, come medicina e chirurgia, si svolgono già durante il quarto anno.

La modalità di selezione per i vari corsi di laurea è stata la domanda sicuramente più frequente, proprio perché i test d’ingresso prevedono una preparazione spesso specialistica e costringono a scegliere una facoltà molto prima del termine del ciclo di studi, una scelta pesante, che segnerà irrimediabilmente il nostro futuro.

Tutti gli intervenuti all’University Day hanno però ribadito una cosa: la scelta della facoltà universitaria deve essere una NOSTRA scelta.

Facile a dirsi.

A volte nella realtà questa decisione non è altrettanto libera, semplice e immediata, e non riguarda solo noi, specie quando il corso di laurea è visto come una naturale continuazione (o un obbligo?) di una tradizione familiare…

Filippo Maria Giovannini