Martedì 17 ottobre noi ragazzi che l’anno scorso abbiamo partecipato al Club delle scienze ci siamo riuniti alle 6:30 in aeroporto per partire. Una volta atterrati a
Monaco è iniziata l’avventura. Siamo arrivati in hotel con il bus e dopo aver pranzato abbiamo iniziato l’esplorazione della città. Abbiamo seguito per la città una guida che ci ha portato per le attrazioni principali di Monaco. Abbiamo visitato le due basiliche più importanti, ovvero la cattedrale Frauenkirche e la chiesa di San Gaetano, in tedesco la Theatinerkirche.Tra gli altri simboli della città abbiamo visto: il Glockenspiel, torre dell’orologio di Monaco situata a Marienplatz famosa per il suo meccanismo “a carillon” dotato di personaggi in scala 1:1; il Feldherrnhalle, monumento simbolo di onore dell’esercito bavarese caratterizzato dai due leoni scolpiti posti di guardia all’ingresso; ed infine il vecchio municipio della città.
Dopo la lunga camminata per le strade di Monaco ci è stato concesso del tempo libero fino all'ora di cena. Nel dopocena alcuni di noi si sono ritirati nelle loro camere accompagnati da alcuni professori, mentre i più temerari hanno continuato l' esplorazione con i professori dopo la sosta in hotel.
Il secondo giorno il programma prevedeva per la prima mattinata a Munich una visita al Museo delle scienze della città che è il più grande al mondo. Il museo si divide in vari settori: robotica, fisica e chimica. Nel reparto di robotica si potevano osservare i vari macchinari del passato, le più grandi evoluzioni di oggi e i progetti futuri; gli oggetti esposti si dividevano in materiale ad uso medico, ad uso urbanistico, ad uso casalingo e infine alcune delle macchine esposte erano per il semplice divertimento della mente umana. Tra le sale della robotica, due erano legate all’ingegneria automobilistica, una all’aviazione, una all’ingegneria navale, una all’ingegneria aerospaziale e all’astronomia.
La fisica atomica è una sezione minore di dimensioni rispetto alla robotica, i cui oggetti esibiti erano di taglia maggiore, tuttavia il museo ospita alcuni dei più grandi cimeli della fisica; tra questi risaltano la macchina utilizzata da Marie Curie e dal marito nella scoperta della radiazione, e la foto della doppia elica del DNA di Rosalind Franklin.
Il reparto di chimica era maggiormente rivolto agli studenti che avevano a loro disposizione vari strumenti interattivi come giochi o indagini guidate.
Il museo è di misure gigantesche e le sale erano immense, tutti abbiamo sicuramente apprezzato almeno una parte di esso.
Nel pomeriggio ci siamo allontanati dall’ambito scientifico e abbiamo raggiunto la Pinakothek der Moderne dove sono esposte alcune delle più grandi e significative opere di arte moderna come “Concetto spaziale” e “Attese” di Lucio Fontana, “Il pittore e la modella” di Pablo Picasso, “Die Übungen der Akrobatin” di René Magritte e opere di altri grandi artisti come Henri Matisse, Andy Warhol e Salvador Dalì.
Essendo le opere esposte moderniste o comunque di età moderna erano ognuna unica nel proprio genere. Alcune più semplici e minimaliste, altre imponenti e appariscenti, ma ognuna aveva con sé un messaggio.
Terminata la visita si è ripetuta la routine serale del giorno prima, quindi i ragazzi hanno avuto modo di visitare liberamente la città fino alla cena dopo la quale alcuni sono usciti e altri sono rimasti in hotel.
Il giorno seguente la mattina aveva in serbo per gli studenti una camminata di 30 minuti per raggiungere il Museo della Birra nonché birrificio principale di Monaco. Lì hanno visto i vari processi industriali per la fabbricazione della birra e un gruppo ha partecipato alla degustazione di essa. Con i mezzi pubblici abbiamo raggiunto la Residenza di Monaco di Baviera, composta da 130 stanze, la maggior parte affrescate o tappezzate come all’epoca. Erano esposti insieme ai diversi pezzi di arredamento i vari oggetti utilizzati nell’ambito “casalingo” della vita di corte: argenteria, pentole, teglie, pettini e specchi. Gli ambienti visitati erano mozzafiato, lo stile barocco era presente in ogni stanza che risultava eccentrica, ricca ed elegante.
Infine il viaggio giunge senza accorgersene all’ultima mattinata a Monaco la cui meta è la Alte Pinakothek.
Nel piano superiore le opere variano dagli imponenti quadri fiamminghi e barocchi alle più piccole tele medioevali. Vi sono molti artisti italiani fra i nomi elencati nel loro catalogo delle opere, fra cui: Leonardo Da Vinci, Giotto, Filippo e Filippino Lippi, Sandro Botticelli, il Perugino, Tintoretto e Tiziano.
In quello inferiore invece sono esposti i quadri e le sculture presi dalla grande collezione della Neue Pinakothek, chiusa per lavori. La collezione è principalmente impressionista ma ci sono anche alcune opere romantiche. Tra i nomi esposti nel museo ci sono Manet, Van Gogh, Canova, Paul Gauguin, Goya, Gustav Klimt.
Prima del volo sono state concesse tre ore agli studenti per un'ultima visita nella città. Personalmente in queste ore ho visitato i giardini inglesi per poi recarmi con altri ragazzi in un’attrazione del parco che ritengo unica nel suo genere: una cascata dove si generano le esatte condizioni di un’onda. Lì abbiamo trovato circa venti surfisti con le loro shortboard che si allenavano a fare trick e manovre.
Dopodiché siamo tornati in hotel dove abbiamo preso i bagagli e siamo andati in aeroporto.
Così è finito un viaggio bellissimo dove si è passati dall’arte alla scienza, in una città giovane ma dalla storia lunghissima e importante.
Francesca Lorenza Leonardi
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