Sono passati 6 giorni da quando mi trovo a Minneapolis (Stati Uniti) e ancora faccio fatica ad abituarmi alla cultura americana.
Il primo giorno sono arrivato la sera dopo 12 ore di viaggio e sono stato accolto in aeroporto dalla famiglia ospitante e da alcuni amici con tanto calore, anche se fuori faceva molto freddo. Appena arrivato a casa sono stato accolto con un hamburger americano fatto in casa, ma sono subito andato a dormire a causa della stanchezza causata dal jet leg. La mattina seguente ho cucinato insieme alla famiglia dei waffle e ho conosciuto tante persone e fatto tanti amici. Dopo pranzo siamo andati ad un mall per comprare i costumi di halloween e le zucche da intagliare. Tornati a casa abbiamo intagliato la zucca, io ho intagliato la mia come un pagliaccio. Il giorno dopo sono andato a scuola e ho potuto fare esperienza del metodo di studio americano: ho potuto scegliere le mie classi e per ogni materia cambiavo la classe nella quale mi trovavo e i compagni con cui stavo. La scuola è enorme, perciò per me è stata un'Odissea riuscire a trovare tutte le mie classi senza perdermi dentro la scuola. Dentro la scuola ci sono quasi mille persone e riuscire a farsi degli amici con i quali avere confidenza è molto difficile, poiché non si è mai con le stesse persone dentro la classe. Invece, il giorno dopo sono riuscito a parlare con più persone e avere confidenza con loro durante il pranzo a scuola, nel quale si mangia il cibo della mensa scolastica con tutti verso le 11.30. Quel giorno era anche speciale essendo Halloween, una festa molto importante nel mondo americano. Infatti, tutte le case erano colme di addobbi spaventosi e tutti vestivano un costume di Halloween. Quella sera siamo andati per le case con alcuni bambini amici della famiglia per aiutarli a fare dolcetto e scherzetto. Poi siamo ritornati a casa con alcuni nostri amici e abbiamo visto un film dell’orrore e passato la notte insieme. Invece ieri, mercoledì, siamo andati alla partita di calcio del team scolastico ed è stato molto emozionante. Il tifo era enorme e la partita è stata molto combattuta ma abbiamo perso 4-3. Poi, siamo tornati a casa e ho cucinato per tutti la carbonara, ma per ottenere gli ingredienti ho dovuto spendere il quadruplo di quanto avrei speso in Italia. Spero di fare ancora altre bellissime esperienze in questo viaggio.
Gianluca Ianniccari
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