Come è ben noto per la tradizione Cattolica dopo il giorno di Natale vi è quello di Santo Stefano, ma dove ha origine questo giorno?
Secondo gli Atti degli Apostoli Stefano, il quale era uno dei primi allievi di Gesù, venne condannato nell’anno 36 per blasfemia contro il sinedrio ebraico, presente in assenza di Ponzio Pilato e fu ucciso con la lapidazione, diventando così il primo martire o anche “protomartire” i suoi resti furono trovati da un tale sacerdote chiamato Luciano il 3 Agosto del 415 d.C. a Gerusalemme e da allora il suo culto fu consolidato in tutto il mondo cristiano. Nonostante i resti furono trovati ad Agosto, la tradizione ricorda Santo Stefano il 26 Dicembre poiché la Chiesa delle origini voleva che le persone più vicine a Gesù fossero celebrate subito dopo la sua nascita ed è per questo che abbiamo anche San Giovanni Battista ricordato il 27 Dicembre. Tuttora le reliquie di Santo Stefano sono sparse, ma il sangue, presumibilmente suo, ha dietro una storia molto interessante. Durante l’anno 1659 a Napoli nella chiesa di Santa Maria ad Agnone, fu ritrovata una reliquia di sangue rappreso anonimo, per capire di chi fosse i canonici iniziarono ad intonare tutte le antifone dei santi e non appena fu il turno di Santo Stefano il sangue si sciolse, il miracolo si ripete ogni anno nella Basilica di Santa Chiara, dove è conservata la reliquia.
Eugenia Russo
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