Allarme tecnologia!

 

Nel corso dell'ultimo decennio, la vita umana ha dovuto condividere uno spazio significativo con la diffusione di tecnologie

avanzate capaci di sostituirsi alle azioni quotidiane. L'umanità ha sperimentato nuove tecniche che hanno reso ordinari gesti come accendere un interruttore o digitare un numero di telefono straordinari, sostituiti da una tecnologia sempre più sofisticata. Azioni come stare sul divano, dare comandi ed ottenere servizi sono diventate privilegiate, cambiando radicalmente la vita di ognuno.

Un'intelligenza artificiale senza bisogno di un cervello umano sembra ora indispensabile, mentre la separazione tra la realtà quotidiana e la dimensione intrusa di dispositivi sembra svanire. Il messaggio dell'appuntamento settimanale con l'analista, l'avviso sulla posizione della bicicletta affittata tramite un'app, il bip per ricordare l'importanza dell'allenamento in palestra, tutto ciò è diventato il nuovo metronomo della vita quotidiana.

Tuttavia, sorge la domanda su quanto sia giusto che questi dispositivi condizionino la nostra esistenza. Ogni battito, spostamento o azione sembra essere indirettamente pilotato da qualcun altro, ponendo in dubbio l'autonomia decisionale e la capacità di gestire la propria vita senza l'interferenza di tali tecnologie.

Inoltre, la crescente dipendenza da dispositivi connessi implica una perdita di privacy e il rischio di perdere il controllo sulle informazioni personali. Partecipare al mondo di tecnologie come Google potrebbe comportare la raccolta di dettagli sulle abitudini casalinghe, esponendo gli individui a potenziali minacce alla privacy.

Nonostante i rischi, la "smart home" offre efficienza e controllo remoto degli apparecchi elettronici, consentendo una gestione più dinamica e flessibile. Tuttavia, la vulnerabilità della domotica agli attacchi informatici e le implicazioni sulla privacy richiedono una valutazione critica delle sfide e dei benefici di queste tecnologie nel nostro quotidiano.

In conclusione, mentre il futuro sarà caratterizzato da un'inondazione di tecnologia, è fondamentale riflettere sul ruolo che vogliamo concedere a queste intelligenze artificiali nella nostra vita quotidiana.

Flaminia Santuari