Il primo Slam della stagione ha visto un notevole successo per il tennis italiano, con la presenza di finalisti sia
nel singolo che nel doppio. La superficie di gioco in cemento, resa più impegnativa dal caldo estivo di Melbourne, ha presentato sfide notevoli per i giocatori, tra cui il caso di Jack Draper, che ha accusato problemi fisici al termine di una partita.Il trionfo nel singolo è stato conquistato da Jannik Sinner, talentuoso tennista altoatesino di soli 22 anni, originario di San Candido. Attualmente al quarto posto della classifica mondiale, Sinner ha ottenuto una vittoria storica il 26 febbraio 2024, sconfiggendo il numero uno al mondo Novak Djokovic per 3 set a 1 (6-1, 6-2, 6-7, 6-3). Questo risultato è di rilevanza storica, considerando che nessun italiano prima di Sinner aveva mai raggiunto la finale degli Australian Open.
La partita si è conclusa dopo 3 ore e 26 minuti, durante le quali il talento di Sinner è emerso nel difendersi, recuperando anche palle corte quasi impossibili, e nell'attaccare, mettendo in difficoltà Djokovic con il suo potente diritto. Un dato significativo è che Sinner non ha concesso alcuna palla break a Djokovic, un record che sottolinea l'efficacia dei suoi primi servizi, viaggiando a una media di 198 km/h.
La speranza è che Sinner possa completare il torneo con una vittoria in finale contro Daniil Medvedev il 28 febbraio, nonostante Medvedev rappresenti un altro gigante del tennis mondiale, particolarmente abile sul cemento.
Meriti vanno riconosciuti anche ai tennisti di doppio italiani, Simone Bolelli e Andrea Valvassori, che hanno portato l'Italia per la terza volta nella storia alla finale di doppio (dopo Pietrangeli-Sirola e Bolelli-Fognini). In semifinale hanno sconfitto Yannick Hanfmann e Dominik Koepfer per 6-3, 3-6, 7-6, mentre in finale (sabato 27 febbraio) affronteranno Rohan Bopanna e Matthew Ebden.
Il tennis italiano sta vivendo una forte crescita, scrivendo pagine di storia, e in caso di vittoria nella finale, Sinner potrebbe salire al terzo posto nel ranking mondiale, un traguardo mai raggiunto da un italiano.
Benedetto Fenoaltea
Nessun commento:
Posta un commento