Giovedì 8 febbraio, le classi del biennio e della scuola media si sono riunite in teatro per partecipare ad un incontro
organizzato dalla scuola con due ufficiali della Polizia Postale. L'argomento affrontato è stato il cyberbullismo, una tematica molto attuale. Emiliano e Vincenzo, i due poliziotti, hanno illustrato la natura del loro lavoro e l'importanza della sicurezza informatica nella società odierna.La ricerca di consensi attraverso follower o like espone i giovani utenti al pericolo di divulgare la propria vita privata a un pubblico numeroso ed estraneo. Spesso non ci rendiamo conto dei rischi nell'utilizzo scorretto di Internet, poiché "la tua vita è su internet e può essere usata contro di te".
I giovani, talvolta, falsificano i propri dati anagrafici per accedere alle diverse community, senza rendersi conto che ciò costituisce un reato con gravi conseguenze. La condivisione superficiale di immagini ed azioni può essere sfruttata a fini criminali, come dimostrato da numerosi furti in appartamenti di persone che avevano annunciato la propria assenza sui social media.
Le foto e le parole che pubblichiamo online rimangono permanenti, senza possibilità di cancellazione, poiché "internet non scorda nulla". È essenziale riflettere sulle conseguenze a lungo termine delle nostre azioni online per evitare pentimenti futuri.
Tutti coloro con un'identità digitale possiedono una web reputation. I poliziotti hanno condiviso storie, tra cui il tragico caso del "ragazzo dai pantaloni rosa", Andrea Spezzacatena, vittima di cyberbullismo nel 2012, che si tolse la vita a soli 15 anni dopo essere stato pubblicamente umiliato online.
L'incontro con Emiliano e Vincenzo è stato coinvolgente ed istruttivo, poiché le storie narrate sono rilevanti per ognuno di noi. Internet è uno strumento essenziale per i giovani, e pertanto, è cruciale essere pienamente consapevoli dei rischi connessi.
Costanza Centi Colella
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