Oggi, 8 febbraio 2024, l'Istituto, in particolare le classi del triennio,
ha partecipato a una conferenza tenuta dal magistrato Raffaele Cantone sulla legalità, focalizzandosi soprattutto sulla corruzione. Il magistrato, attivo dal 1991 e attualmente Procuratore della Repubblica a Perugia, ha iniziato il suo intervento con una breve presentazione del suo libro, scritto su pressione della casa editrice interessata alla divulgazione di questo tema cruciale per il Paese. Cantone ha sottolineato l'importanza di discutere della corruzione non solo in seguito a eventi di cronaca, ma ancora di più quando sinha l'impressione che sia superata.Il magistrato ha poi evidenziato il danno che la corruzione arreca agli studenti, minando la meritocrazia e creando "corsie preferenziali" che privano altri di opportunità. Ha chiarito la posizione del Papa su come la corruzione impedisca al colpevole di essere perdonato, diventando parte della quotidianità.
Cantone ha discusso dell'errata stima della corruzione nei paesi, sottolineando comunque l'utilità di queste stime per comprendere la percezione dei cittadini. Ha elogiato il sistema anticorruzione italiano, ma ha evidenziato il rischio di degrado.
La conferenza è passata al dibattito sull'educazione e la legalità, suggerendo che certi valori dovrebbero essere instillati non solo formalmente, ma anche sostanzialmente, con esempi pratici. Cantone ha affrontato il tema della corruzione generata dalla complessità burocratica, proponendo un'esemplificazione ponderata delle leggi.
Il magistrato ha risposto a una critica sulla sfiducia nella magistratura, spiegando la necessità di cooperazione tra poteri separati. Ha concluso sottolineando il ruolo cruciale della stampa nel combattere la corruzione, evidenziando che parlare dell'argomento è un passo significativo per sensibilizzare gli studenti.
In conclusione, la conferenza è stata utile per gli studenti, offrendo loro un confronto diretto con un tema di rilevanza nazionale, e per gli educatori, fornendo spunti per insegnare la legalità in modo duraturo.
Alessio Racioppi
