Tutta la nostra vita è costellata di decisioni, dal gusto del gelato alla scelta dell'università. Ci troviamo spesso pieni di dubbi, senza una chiara direzione. La domanda ricorrente è:
"Cosa vuoi fare da grande?" Ci viene posta fin dall'infanzia, e le risposte variano continuamente. Ora, giunti alla fine della scuola e all'inizio dell'università, la scelta diventa ancora più complessa. Oltre al dilemma su cosa fare, sorge anche la preoccupazione: sarà la scelta giusta?Penso che ogni decisione conduca a un mondo diverso, un multiverso simile a quello dei fumetti Marvel. Una scelta può sembrare corretta inizialmente, ma poi rivelarsi il passo verso l'abisso. Oltre a discutere delle scelte future, voglio riflettere su cosa significhi veramente scegliere.
La parola "scegliere" deriva dal latino "elĭgĕre" e oggi significa distinguere e determinare, tra diverse opzioni, quella più adatta allo scopo o alle circostanze.
La difficoltà nel prendere decisioni può derivare dall'incertezza sulle conseguenze, dalla paura di sbagliare o dalla volontà di massimizzare il benessere. Tuttavia, è essenziale riconoscere che affrontare questa difficoltà può portare a crescita personale e sviluppo. Nel processo decisionale, impariamo a conoscerci meglio, a valutare le priorità e a capire cosa desideriamo davvero. Ogni scelta, grande o piccola, contribuisce alla nostra esperienza e crescita.
Per superare la difficoltà nel decidere, possiamo adottare diverse strategie: cercare informazioni aggiuntive, valutare i pro e i contro, consultare altri per ottenere prospettive diverse e fidarci del nostro istinto. È cruciale accettare che non sempre esiste una risposta "giusta" o "sbagliata" e che è normale sentirsi incerti di fronte alle decisioni.
In conclusione, caro lettore, fa' la scelta che è giusta per te e non permettere a dubbi esterni di influenzarti.
Gabriele Omiccioli
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