giovedì 25 aprile 2024

Tutti i democratici sono antifascisti: il significato della Festa della Liberazione

 



Il 25 Aprile è una data fondamentale nella nostra storia: è per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Come diceva Enzo Biagi, "Una certa Resistenza non è mai finita".

Storicamente, il 25 aprile 1945 segna la fine del regime fascista e dell'occupazione nazista in Italia, grazie alla lotta dei Partigiani e al supporto degli Alleati. Questa giornata di festa celebra anche la Liberazione, che segna la fine della Seconda Guerra Mondiale, ricordando le lotte, gli impegni e gli atti di coraggio dei Partigiani, grazie ai quali oggi l'Italia è un Paese fondato sulla democrazia e sulla libertà.

Dopo 4 anni dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale, il governo Badoglio firmò un armistizio con gli Alleati, che portò i Nazisti ad attaccare il nostro Paese. L'Italia si difese grazie al contributo dei Partigiani, gruppi di volontari civili antifascisti e al Corpo Volontari della Libertà (CVL).

Altre forme di resistenza rivestirono grande importanza. Nel marzo del 1944, un grande sciopero generale - l'unico nell'Europa occupata dai nazisti - bloccò la produzione nel triangolo industriale.

Le rappresaglie tedesche furono feroci: lo testimoniano i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e la strage di Marzabotto, nei pressi di Bologna, dove si contarono oltre 1800 vittime.

Ogni anno, in occasione di questa importante festa, si organizzano eventi come manifestazioni, cortei, appuntamenti culturali, concerti, incontri, mostre e proiezioni per ricordare i valori e gli ideali della Resistenza.

La data del 25 aprile fu scelta perché da Milano partì l'appello per l'insurrezione armata della città, sede del comando partigiano.

La pace, contrapposta all'esaltazione della violenza e della guerra, la democrazia e la libertà contrapposte alla dittatura: questo è il senso della festa del 25 Aprile che ogni anno ci ricorda il valore fondamentale della democrazia, opposto all'ideologia fascista. La democrazia si basa sull'idea di governo del popolo, per il popolo e dal popolo, garantendo la partecipazione politica, i diritti civili e le libertà individuali. Al contrario, il fascismo promuoveva un'autorità centralizzata, la soppressione delle opposizioni politiche e la negazione dei diritti umani. La democrazia, quindi, è antifascista perché si oppone a qualsiasi forma di autoritarismo, discriminazione e violenza, difendendo la diversità, il pluralismo e il rispetto per le opinioni e le identità di ogni individuo. L'antifascismo è quindi una difesa della libertà e della dignità umana contro ogni forma di oppressione e ingiustizia.

È importante riconoscere che la lotta contro il fascismo non è solo una questione del passato, ma continua a essere rilevante nel contesto attuale del Paese, quando si traduce nel rifiuto delle ideologie estremiste, dell'intolleranza e dell'odio, e nella promozione dei valori democratici e dei diritti umani universali. Pertanto, il 25 Aprile rappresenta non solo una celebrazione della liberazione dal regime fascista, ma anche un richiamo all'impegno costante per difendere e rafforzare la democrazia e i suoi valori contro ogni forma di totalitarismo e oppressione, chiedendo a ogni cittadino un atto di responsabilità civica e morale nella difesa della libertà e della democrazia.

Alessandro Portavia

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