sabato 20 aprile 2024

Una giornata all’ASI (Agenzia Spaziale Italiana)


 

Il 9 aprile, il quinto classico ha fatto visita all'Agenzia Spaziale Italiana. Martedì 9 aprile, la classe si è recata presso la sede romana dell'ASI. Per i ragazzi, è iniziata presto con una sveglia alle 7:15 e un ritrovo a Viale Giorgio Washington per prendere il pullman. Dopo circa mezz'ora di viaggio, siamo arrivati a destinazione.
La sede dell'ASI si trova vicino l'Università di Tor Vergata. Dopo esserci dotati dei nostri badge, siamo entrati. La guida che ci ha accompagnato ha spiegato che l'ASI è un ente governativo italiano istituito nel 1988, responsabile della pianificazione e dell'attuazione della politica aerospaziale italiana, finanziato dal governo italiano per progettare, sviluppare e gestire le missioni spaziali. L'ASI ha tre sedi: quella principale a Roma e due centri operativi, uno a Matera e l'altro a Malindi, in Kenya.

Appena entrati nell'edificio, la guida ci ha raccontato la storia dell'esplorazione spaziale umana, partendo dalla celebre frase di Tsiolkovsky: "La terra è la culla dell’umanità, ma non si può vivere per sempre in culla", sottolineando l'innato desiderio dell'uomo di esplorare nuovi orizzonti. L'era spaziale ha preso il via nel 1957, dieci anni dopo l'inizio della guerra fredda, con il lancio del primo satellite, lo Sputnik 1, da parte della Russia. Negli anni successivi, abbiamo visto i primi animali nello spazio e il programma Apollo che ha portato all'allunaggio nel 1969 con l'indimenticabile passo di Neil Armstrong.

Un salto temporale ci porta al 2014, con la prima donna italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, indossando la tuta spaziale Sokol, di cui abbiamo avuto modo di vedere una replica. La Sokol, sviluppata dalla Russia, è progettata per garantire la sopravvivenza degli astronauti in caso di depressurizzazione della navicella spaziale, con un peso di circa 10 kg e la capacità di essere indossata fino a 30 ore in ambiente pressurizzato o due ore nel vuoto.

Oltre alla tuta, abbiamo avuto l'opportunità di ammirare il lanciatore VEGA, sviluppato dall'ASI e successivamente incorporato nel programma dell'Agenzia Spaziale Europea nel 1998, ideale per trasportare carichi utili fino a 1500 kg in orbita bassa, particolarmente adatto per satelliti scientifici e di osservazione della Terra.

La nostra guida ci ha raccontato delle affascinanti missioni spaziali come Cassini-Huygens, che ha studiato Saturno e il suo satellite Titano, e EXOMARS, dedicata alla ricerca di tracce di vita su Marte.

Abbiamo anche conosciuto il PRISMA, un sistema avanzato di osservazione della Terra, e il COSMO-SkyMed, una costellazione satellitare per usi civili e di difesa.

Infine, abbiamo concluso la giornata con un video illustrativo sull'importanza dell'ASI. In conclusione, è stata una giornata estremamente interessante e illuminante, che ci ha permesso di comprendere meglio il mondo dell'esplorazione spaziale e l'importanza dell'ASI nell'ambito della ricerca e dell'innovazione.

Gabriele Omiccioli

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