Circa il 30% della classe non aveva votato per questa destinazione a causa della famosa reputazione di Berlino come città grigia.
La motivazione di ciò è che Berlino è stata quasi interamente ricostruita dopo i bombardamenti degli Alleati e dell’Armata Rossa nella primavera del '45. Nel dopoguerra, molti architetti hanno avuto carta bianca per sperimentare le proprie idee. Anche il meteo non è dei più splendenti nelle zone nord-europee. Nonostante tutto, la gita si è rivelata un’esperienza indimenticabile. Passeggiando per la città e osservando le differenze tra l’architettura sovietica e quella occidentale, abbiamo ammirato l’edificio del Reichstag, ora sede del Bundestag, il parlamento federale tedesco. L’edificio fu danneggiato dall’incendio del '33 e dai bombardamenti alleati nel '45. Negli anni '90, l’architetto britannico Norman Foster ha costruito la nuova cupola di vetro, simbolo di trasparenza nella democrazia. La visita più toccante è stata probabilmente al campo di concentramento di Sachsenhausen, attivo dal '36 al '45, dove 100.000 persone trovarono la morte. Camminare per il campo è stato commovente e difficile da assimilare. Improvvisamente ha persino iniziato a nevicare, facendoci realizzare le condizioni estreme che i deportati dovevano sopportare anche nei giorni di primavera.Non basterebbero neanche dieci articoli per riportare tutte le interessanti informazioni che la guida esperta ci ha fornito.
In ogni caso, la gita è stata un momento di condivisione e di grandi risate, tra birra e schnitzel, soprattutto con i professori, con i quali abbiamo instaurato un rapporto in un contesto più informale.
Nunzio Monaco
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