IL TABACCO ILLUMINERÀ LE CITTÀ DEL FUTURO?

È di qualche giorno fa la pubblicazione di una recente scoperta fatta da un team di ricercatori internazionali dell'Imperial College di Londra e della Russian Academy of Sciences di Mosca.

In collaborazione con la startup biotech Planta, hanno creato, grazie all’ingegneria genetica, delle piante che emettono una luce verde continua.

La cosa sorprendente è che queste piante non producono emissioni inquinanti e non richiedono alcuna manutenzione. Potenzialmente, sono candidate perfette per un'illuminazione, pubblica e privata, ecologica ed economica.

Le implicazioni di questa scoperta sulla nostra vita sono molteplici: potrebbe facilitare la tanto desiderata transizione ecologica a costi contenuti e avere un forte impatto positivo sul nostro clima.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

I ricercatori hanno utilizzato la Nicotiana tabacum L., una varietà di tabacco con un genoma ben codificato e in grado di crescere rapidamente. All’interno del DNA di queste piante sono stati inseriti cinque geni provenienti da funghi luminosi, ottenendo così organismi che emettono una luce visibile verde per tutta la durata della loro vita.

In pratica, i geni dei funghi fanno produrre alle piantine di tabacco degli enzimi che trasformano l'acido caffeico, presente naturalmente in molte piante, in luciferina, una molecola luminescente. La luciferina, ossidata in presenza di ossigeno dall'enzima luciferasi, emette un fotone, producendo così una luce visibile di colore verde.

Queste piante potrebbero essere una risorsa preziosissima, in quanto la loro bioluminescenza non è dannosa né per le piante né per gli esseri umani e non necessita di manutenzione.

Pensiamo solo agli impieghi pratici che potrebbero avere: illuminare parchi, strade, giardini, balconi, interni di abitazioni e uffici. Inoltre, le emissioni inquinanti sarebbero notevolmente ridotte, a vantaggio del clima.

Questo è un chiaro esempio di come l’ingegneria genetica, spesso stigmatizzata dall’opinione pubblica, possa essere una risorsa valida per l’umanità.

Filippo Maria Giovannini