Partire per tornare con un bagaglio colmo di emozioni, esperienze, ricordi e appagamento,
è questo senza ombra di dubbio quello che il viaggio a Siracusa ci ha lasciato.Tre giorni intensi in cui noi ragazzi del IV classico e del IV scientifico A, abbiamo vissuto a pieno la storia di un’antica terra di conquista, che rimane ancora oggi un’isola da cui lasciarsi conquistare ed affascinare. La Sicilia, anche se influenzata da tante culture, ha più di tutte conservato le migliori tradizioni della civiltà greca. Definita come“uno strano e divino museo di architettura”, custodisce vari siti archeologici, che testimoniano l’antica magnificenza della Magna Grecia e noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere e scoprire tutto ciò con i nostri occhi. A partire dall’incantevole Parco Archeologico della Neapolis, che rappresentava il cuore dell’espansione urbanistica di Siracusa durante il V secolo e le Latomìe, cavità misteriose scavate nella roccia, tra queste il famoso Orecchio di Dionisio.
La sera scende poi il silenzio e cala il sole mentre le tragedie di Euripide e Sofocle prendono vita, come se il teatro resistesse come un divino anacronismo. Durante la visione cresce la suggestione di assistere alla rappresentazione di opere che finora avevamo potuto solo leggere. In quel momento accresce un sentimento di entusiasmo nel vedere le scene realizzate sotto il cielo stellato del Teatro Antico, il più famoso del Parco archeologico e uno tra i più grandi e importanti nel mondo antico. È un’esperienza indimenticabile.
Le giornate continuano tra passeggiate nei vicoli di Ortigia la cui storia è narrata dagli splendidi palazzi e dalle piazze, dal Castello Maniace e dal tempio di Apollo. Passando poi a Noto con i suoi edifici dell'inizio del XVIII secolo, molti dei quali sono considerati tra i migliori esempi di stile barocco siciliano.
Fino ad arrivare al Teatro Greco di Taormina, dalle cui gradinate si resta affascinati, ammirando vista che spazia dalla baia di Naxos a meridione e lo stretto di Messina con la costa calabrese a settentrione.
Alla vista mozzafiato dietro ogni angolo delle città, ai sapori della squisita cucina, e alla storia, si unisce la meravigliosa compagnia di un gruppo di studenti con i professori Lenti e Tornatora.
Giornate passate all’insegna dell’allegria, della condivisione e soprattutto dell’apprendimento. Questo viaggio e questa terra hanno impresso un segno nel nostro cuore.
Flaminia Santuari
Nessun commento:
Posta un commento