domenica 8 settembre 2024

Unicamente speciali

  Tra il 2 e il 6 settembre si è svolta la “Summer school” del progetto Michelle: 33 bambini del campo Rom di Candoni che ogni giorno, dalle 15 alle 19, si sono preparati ad iniziare la scuola, la settimana prossima. Per molti di loro sarà la prima volta.

La nostra scuola, ispirata dalla riflessione lasalliana n. 10, crede che “il nostro cuore sia nelle periferie”. Per questo, diversi studenti, accompagnati da alcuni docenti, hanno scelto di vivere qualche giorno da “maestri” prima di iniziare l’anno scolastico. Grazie alla scuola della pace della comunità di Sant’Egidio, abbiamo potuto vivere questa settimana magica e faticosa insieme a questi bambini e dare al nostro “progetto Michelle” una dimensione nuova.

Occhi che implorano di restare, abbracci che scaldano il cuore, mani che accarezzano per sentire la vicinanza, sorrisi che rompono la distanza e baci mandati per penetrare l’anima.

Come scordare Davide, Alessia, Mirco… il gioco preferito di Giovanni, la richiesta di un bacio premio di Filippo e Alessandro, i disegni colorati di Michela, come scordare le insicurezze dei più timidi e i punti forti dei più testardi.

Conoscere queste piccole anime nel percorso della Summer school per i bambini Rom, mi ha insegnato che è assolutamente possibile aprire nel cuore di ognuno di loro una porta che si affaccia sulla strada dell’amore, della condivisione, della pace, dell’amicizia, della sincerità, della gentilezza e della riconoscenza.

Una missione dura all’insegna di dimostrare a tutti i bambini il loro immenso valore e le loro capacità, che per alcuni sono state una scoperta e per altri una grande qualità di cui andare fieri. Ogni giorno un impegno diverso, con i più piccoli abbiamo iniziato a imparare a contare, riconoscere le vocali, scrivere i loro nomi, collegare i pensieri alle parole e colorare per immaginare. I più grandi li abbiamo anche coinvolti nel preparare dei pasti destinati a chi non ha nemmeno quello.

Ciascun bambino possedeva un quaderno personale, che rappresentava un po’ la sua identità e il suo percorso, vedere come ogni traguardo piano piano veniva superato nel corso della settimana, li rendeva sicuri di loro e coscienti dei grandi risultati raggiunti. Li rendeva semplicemente felici.

Non si può immaginare quanto sia appagante vederli esultare di gioia ogni qual volta sanno di aver appreso qualcosa di nuovo, o aver risposto correttamente a un quesito sui compiti.

Sono bambini esattamente come gli altri, che hanno voglia di imparare ma sono spesso svogliati e non incoraggiati, quando invece moltissimi hanno bisogno solo di sentirsi dire una parola buona, sentirsi accettati per i loro errori e notati per le loro specialità. “Come riesci a non vedere le differenze?” mi chiedono; perché quando i cuori si toccano, l’amore è cieco e incondizionato. Sono anime che stanno cercando di spiccare il volo nonostante le loro ali siano tarpate e noi abbiamo cercato il più possibile di contribuire alla loro risalita. Abbiamo cercato di insegnare loro ogni giorno qualcosa ma… in realtà sono loro che hanno insegnato tanto a noi.

Al termine di ognuna di queste giornate mi resta difficile trovare una ragione per cui lamentarmi o un motivo per cui non sorridere.

E questo è per il loro essere così unicamente speciali.


 Flaminia Santuari


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