Seppur abbia ormai terminato il mio ciclo scolastico, il Collegio San Giuseppe Istituto De Merode ha lasciato un’indelebile impronta nella mia memoria e nel mio cuore. L’occasione per colmare parzialmente questa mancanza mi si è presentata in occasione del consueto omaggio floreale organizzato dall’Istituto per celebrare l’Immacolata Concezione.
Da ex-studente della scuola, varcare di nuovo quella soglia di un “mondo” che fino a pochi mesi prima consideravo la mia seconda casa, stavolta però senza la divisa scolastica, mi ha fatto inevitabilmente provare un brivido lungo la schiena.
Rivedere quei volti che mi hanno accompagnato lungo tutto il mio percorso, riscoprire quelle relazioni che, negli anni, sono rimaste una costante nel bene e nel male, e attraversare ancora una volta quei luoghi che hanno indirettamente e inevitabilmente plasmato la persona che sono oggi, mi ha trasmesso una gioia e un senso di accoglienza incommensurabili. Nonostante ciò, non è mancato un iniziale disagio, paragonabile a una secchiata d’acqua fredda.
Il mio primo contatto con questa montagna russa di emozioni è stato durante la tradizionale messa per la Vergine Maria, celebrata nella cappella dell’Istituto. La cerimonia, come di consueto solenne e gremita di persone, ha rappresentato il mio primo approccio, dopo mesi di assenza, con le tante conoscenze maturate negli anni. Tuttavia, sebbene l’occasione fosse per me motivo di gioia, inizialmente ho trovato il tutto spaventosamente alienante. Per buona parte della liturgia, le conversazioni si sono limitate a silenzi imbarazzanti e frasi di circostanza.
Superato questo inizio incerto, però, la giornata ha preso una piega positiva, complice un imprevisto che, paradossalmente, ha contribuito a migliorare l’atmosfera. Di norma, al termine della messa, la tradizione prevede una processione verso la colonna dell’Immacolata Concezione in Piazza Mignanelli per deporre un tripudio di fiori in onore della festività. Quest’anno, tuttavia, per inderogabili ragioni di sicurezza, non è stato possibile raggiungere la destinazione (l'omaggio è stato posto dai ragazzi del teatro e dal Direttore in serata ndr.). Sebbene il contrattempo sembrasse inizialmente una delusione, si è rivelato un’opportunità: noi ex-studenti abbiamo approfittato del momento per conversare animatamente, facendo riaffiorare ricordi e superando l’imbarazzo iniziale. Così, una giornata che sembrava uggiosa, anche dal punto di vista meteorologico, si è rivelata vivace e memorabile.
Rientrati in cappella, abbiamo comunque avuto modo di onorare Maria con una preghiera collettiva. Terminato il rituale, gli ex-studenti si sono riuniti in teatro per un momento a loro dedicato. Infatti, l’8 dicembre coincide con la cerimonia ufficiale di consegna della tessera dell’Associazione Lasalliana Ex-Studenti De Merode, un sodalizio affiatato e dalla storia centenaria – attivo da ben 130 anni! – che organizza eventi e iniziative per mantenere saldo il legame con l’Istituto e tra i suoi membri.
La cerimonia, vissuta con emozione, ha rappresentato per noi un vero rito di passaggio, instillando una leggera malinconia per i bei momenti ormai passati. Tuttavia, il gradevole buffet conclusivo ha stemperato ogni nostalgia, regalando ulteriori occasioni di convivialità e di rimpatrio. La giornata si è chiusa con un congedo pieno di speranza per il futuro e di gratitudine per un ambiente che ci ha donato molto più di quanto avremmo mai potuto desiderare.
Alessio Racioppi
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