Giovedì 5 dicembre noi alunni del terzo Classico abbiamo partecipato, insieme alla professoressa Malatesta, ad una lezione particolare di filosofia con il terzo Scientifico B e il professor Moro.
La lezione si è concentrata sulla discussione del “tema della morte” e come è stato trattato nelle diverse correnti filosofiche. Il PowerPoint proposto da alcuni ragazzi del terzo Scientifico B esplorava la concezione della morte nei vari periodi storici; partendo dai Greci, la morte veniva vista come un destino inevitabile rappresentato dal dio Tanathos, e inoltre era molto temuta. Con la dottrina di Democrito, invece, parliamo di una semplice “dissolvenza degli atomi dell’anima”, posizione opposta ad altre filosofie che credevano che l’anima fosse immortale. Arrivando poi al Medioevo, troviamo una forte visione cattolica, che interpretava eventi come la peste del 1348 come punizioni divine; successivamente, però, la colpa si è riversata sugli Ebrei, usati come capro espiatorio. In questo periodo si parla di morte soprattutto nelle ballate inglesi come “Geordie”, che la coniuga al tema dell’amore. Inoltre, anche nell’arte c’è una chiara rappresentazione di quest’ultima, come nel “Trionfo della Morte” a Palermo, dove quest’ultima è rappresentata da uno scheletro a cavallo che arriva inevitabilmente a prendere tutti. Infine, abbiamo visto come per Seneca non si debba aver paura della morte, poiché è una semplice legge naturale e non una punizione. Questa lezione di filosofia “particolare” è stata una bella occasione non solo per confrontarci con i nostri coetanei su argomenti trattati da entrambi, ma anche per ampliare le nostre conoscenze in ambiti non ancora scoperti.
Eugenia Russo
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