Via Crucis 2025: una Via Crucis di speranza

 

Come da tradizione, il venerdì antecedente la Settimana Santa si è tenuta la Via Crucis nel quadriportico del Collegio San Giuseppe, animata da noi cresimati e dai ragazzi del Movimento Giovanile Lasalliano. C’è stata una grande partecipazione di studenti, genitori, docenti e freres, e mi ha colpito molto il senso di appartenenza alla famiglia lasalliana che ci ha unito nel ripercorrere le stazioni.

Alle letture del Vangelo sono stati abbinati dei testi che riprendevano il tema di pastorale di quest’anno: “Il nostro cuore è nelle periferie”. Abbiamo ripercorso i passi di Gesù riconoscendo i crocifissi del nostro tempo, come il femminicidio, il bullismo, la povertà. Abbiamo ricordato Michelle e Rosa, che alcuni di noi hanno conosciuto, due bambine del campo rom di Giugliano morte in maniera tragica. Abbiamo ricordato il progetto Michelle che, ogni venerdì, dà l’opportunità a tanti di noi ragazzi di conoscere bambini meno fortunati che aiutiamo nei compiti e con i quali possiamo giocare, sorridere, scherzare.

Una lettura della Via Crucis che mi ha colpito in modo particolare è stata quella sul femminicidio, perché mi ha fatto riflettere su quanto sia importante il rispetto di sé e delle persone con cui interagiamo, su come sia importante non girarsi dall’altra parte, capire che “amare non significa possedere”, su come sia importante non lasciar correre atteggiamenti o frasi che possano ferire il prossimo. 

La Via Crucis si è chiusa con un momento molto toccante: passate da poco le 20, al buio e in un’atmosfera molto suggestiva, è stata appoggiata nel centro del quadriportico la croce illuminata da tante piccole candele deposte da noi ragazzi. Il sacerdote ha ricordato a noi cresimati che come con le candele abbiamo illuminato la croce, così abbiamo illuminato la nostra fede con il sacramento della Cresima. E ora dobbiamo proseguire a tenere la nostra strada illuminata, essendo di esempio per gli altri, nelle nostre attività di ogni giorno.

Matteo Mazzocchini