La noia creatrice
Mi capita spesso di non avere niente da fare. Aspetto la metro o il treno, o sono ferma tra una lezione e l'altra. Quando succede, la prima cosa che faccio - e che fanno tutti - è prendere il telefono per guardare qualcosa.
Ho pensato, però, che questa abitudine di usare sempre il telefono, anche se riempie il tempo, non mi fa davvero riposare la testa. Ho capito che la noia, se non la scacciamo via subito, può invece aiutarci molto.
Quando smetto di guardare cose sullo schermo (video veloci o messaggi) la mia mente non si spegne. Al contrario, inizia a lavorare in un modo diverso. Non pensa a ciò che è fuori, ma a ciò che è dentro. La testa comincia a "vagare": ripensa alle cose che sono successe e mette insieme idee diverse che prima non erano collegate.
Ho notato che le soluzioni ai problemi difficili di scuola, o le idee per un disegno, mi vengono in mente proprio in quei momenti in cui non sto cercando la risposta. Non avere stimoli esterni forti permette alle idee di unirsi in modi nuovi.
Il problema di oggi è che non vogliamo lasciare nemmeno un momento libero. Per usare la noia nel modo giusto bisognerebbe resistere alla voglia di prendere subito il telefono.
Per cambiare, si può decidere di lasciarlo da parte per un po' di tempo, anche solo dieci minuti, mentre si cammina o si mangia.
A volte faccio cose semplici che non mi fanno sforzare la testa: cammino senza meta o disegno qualcosa a caso su un foglio mentre penso. Questo fa in modo che la mente sia libera di lavorare da sola.
Potrebbe essere utile anche scrivere subito le idee che vengono in mente, perché, anche se sembrano strane all'inizio, possono servire dopo.
Potrebbe essere utile anche scrivere subito le idee che vengono in mente, perché, anche se sembrano strane all'inizio, possono servire dopo.
La noia, quindi, non è qualcosa di brutto da eliminare, ma una condizione necessaria: se lasciamo che la testa si annoi, può riorganizzare le idee e farci pensare in modo più chiaro e creativo.
Matilda Bianchetti


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