Metafisica e fisica quantistica possono definirsi scienza?
Sia metafisica che fisica quantistica sono concetti molto complessi che a prima vista possono apparire come grandi paradossi nel mondo scientifico. La prima è una dottrina filosofica che indaga la realtà delle cose oltre le regole naturali che governano il mondo sensibile; la seconda, invece, è una teoria scientifica che studia il comportamento della materia subatomica, che ignora quasi completamente le regole della fisica classica.
Entrambe entrano in contrasto con il processo rigoroso e preciso del metodo scientifico galileiano, fondato sull'osservazione oggettiva e misurabile dei fenomeni materiali. Tuttavia, pur rimanendo due discipline distinte e differenti per finalità e metodo, fisica quantistica e metafisica condividono non poche affinità concettuali: affrontano le stesse questioni epistemologiche, entrambe poggiano sulla visione soggettiva del mondo che ci circonda e richiedono un elevato livello di astrazione.
Entrambe si interrogano sui misteri profondi dell'essere e del divenire, cercando di svelarne il significato attraverso ragionamenti articolati che a primo impatto possono sembrare al di là della logica razionale. Mettono in discussione, in modi diversi, la realtà e la conoscenza, che il pensiero comune tende invece a considerare principi evidenti e immediati.
La meccanica quantistica descrive il mondo come un aggregato di probabilità e possibilità, dimostrando come le particelle non posseggano proprietà definite fino all'interazione con un altro corpo materiale. Similmente, i metafisici concepiscono la realtà come un sistema di processi e relazioni piuttosto che come un insieme di sostanze statiche e invariabili, sostenendo che l'identità sia dinamica e perciò dipendente dai rapporti.
Nel diciassettesimo secolo la filosofia subisce una grande rivoluzione: il "cogito ergo sum" cartesiano stravolge il pensiero filosofico e propone una nuova visione del mondo, ponendo al centro il soggetto pensante. L'individuo diventa, così, quasi "tessitore" del vero. Un'eco di questo principio si ritrova nel campo della fisica quantistica quando si inizia a parlare del processo di misurazione, dove l'atto dell'osservatore sembra costringere una particella a uscire dalla sua sovrapposizione di stati. Su questi temi scriveranno grandi esponenti della meccanica quantistica come Heisenberg e Schrödinger, celebre per il paradosso del gatto nella scatola.
Per concludere, sia metafisica che fisica quantistica sono discipline di enorme complessità concettuale, ma anche estremamente affascinanti.
Personalmente ritengo che la scienza non debba limitarsi alla conoscenza oggettiva e che il margine di supposizione filosofica e astrazione rendano la materia molto più avvincente. Per questo motivo, non escludo di considerare entrambe, seppur in modi diversi, parte integrante del sapere scientifico.
Ignazia Iannotta


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