Il treno è partito.
Chiudo gli occhi e penso solamente al ghiaccio delle tue iridi, le striature dorate vicino alla pupilla che a malapena vedevo, che quando mi guardi i tuoi occhi- che sono il mare d’inverno- diventano neri come l’onice e brillano e sono profondi e mi hanno fatto capire cosa vuol dire davvero perdersi nello sguardo di qualcuno. Sento il cuore battermi nel petto, e so, perché l’ho studiato, che il mio battito si sincronizza con il tuo.