mercoledì 12 agosto 2020

Il sussurro del De Merode: Salsedine


 Il treno è partito. 

Chiudo gli occhi e penso solamente al ghiaccio delle tue iridi, le striature dorate vicino alla pupilla che a malapena vedevo, che quando mi guardi i tuoi occhi- che sono il mare d’inverno- diventano neri come l’onice e brillano e sono profondi e mi hanno fatto capire cosa vuol dire davvero perdersi nello sguardo di qualcuno. Sento il cuore battermi nel petto, e so, perché l’ho studiato, che il mio battito si sincronizza con il tuo.

mercoledì 5 agosto 2020

La Salle for Beirut


Il 4 agosto, una fortissima esplosione ha colpito il centro di Beirut, uccidendo centinaia di persone e ferendone altre migliaia. L'esplosione ha scosso l'area portuale della capitale libanese, ha distrutto edifici e ha causato danni significativi alle scuole lasalliane Collège Sacre Coeur-Frères Gemmayzé, Collège Notre Dame ed École Saint Vincent de Paul.

Per questo motivo, i Fratelli delle scuole cristiane, attraverso la Fondazione De La Salle Solidarietà Internazionale ONLUS, hanno lanciato un appello. Tutte le donazioni per questa campagna andranno direttamente ai servizi educativi e agli aiuti umanitari a Beirut.

In risposta ai recenti danni, il tuo contributo assicurerà la presenza duratura di La Salle in Libano.

La redazione

Per donare clicca qui:

La Salle for Beirut

Vita vera, meno vera del reale


Sono le 3.59 del mattino e sono alla stazione di Castellaneta in attesa del treno che mi riporti a casa. Una leggera brezza mi fa venire la pelle d'oca, mi porto una mano alla testa e sento che la sabbia è ancora impigliata tra i miei capelli. Sulle note di Lucio Dalla penso e ripenso agli avvenimenti che mi hanno portato ad andarmene così, nel cuore della notte, senza lasciare nemmeno un biglietto.

mercoledì 29 luglio 2020

Da Cracovia a Roma: la leggenda di Jan Twardowski


Una storia popolare dalla Polonia che ci racconta come il limite tra bene e male possa riempirsi di sfumature.

Ogni uomo è responsabile di tutto il bene che non ha fatto.

(Voltaire)

Nel XVI secolo, ai tempi del re Zygmunt August, figlio della regina Bona Sforza, visse a Cracovia un certo nobile di nome Jan Twardowski. Era un uomo istruito che amava i libri e la scienza, aveva un interesse particolare per la magia e l'alchimia, ma dopo molti anni di ricerche, decise che la stregoneria era impossibile senza la partecipazione di forze soprannaturali. Trovò tra i suoi libri alcuni volumi che trattavano dell'invocazione dei diavoli e decise di applicare i suggerimenti in essi contenuti. Dopo che i rituali furono eseguiti e la luce delle candele divenne più fioca Twardowski vide un diavolo alto, magro e vestito di nero.

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