venerdì 13 novembre 2015

Pensiero del giorno...


Di frère Emanuele Costa

Alla scoperta di Alda Merini: la "piccola ape furibonda"

Alda Merini (1931 – 2009) è una delle voci poetiche più originali e significative di tutto il ‘900. Ha vissuto esperienze drammatiche, come l’internamento per 15 anni in manicomio e questa sofferenza interiore è ben presente nelle sue brevi ed intense liriche.
Questa “ donna non addomesticabile” , sincera con se stessa e con coloro che le erano attorno, così ricordava quegli anni terribili: “Ero matta in mezzo ai matti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita”.
Il suo stile è apparentemente facile. Utilizza parole comprensibili da tutti, di uso quotidiano, ma sapientemente scelte e disposte.
 Il lettore rimane progressivamente coinvolto, fino alla totale immedesimazione,  anche perché i temi trattati sono quelli che tutti sperimentano: solitudine, amore, dolore, tenerezza, abbandono, angoscia, desiderio di infinito…
Presentiamo alcuni dei suoi versi più famosi, nella speranza di suscitare nei giovani lettori il desiderio di approfondire la conoscenza di questa donna straordinaria. 

Articolo di frére Emanuele Costa

Ungaretti (English)

In my life I have read poems of all kind, with time my readings reached my soul, poetry got into my blood and a passion for verses was born. So here I am, sitting on my desk, writing with the hope to awake the same feelings in somebody else’s heart.
About Poetry – I
My favorite modern poet is Giuseppe Ungaretti, he is one of my biggest inspirations and is perhaps amongst the greatest of his century. He was one of the few writers who managed to fit both simplicity and complexity in his poetry, he could shape the most sublime feelings into a pair of verses or phrases or even words and yet, he did not lose the ability to extend a lone experience to pages of poetry. A Poet, a Soldier, a Man, Ungaretti told the story of his life through words and pages full of feelings, he did this in a way so every single reader could comprehend the sentiment behind the inspiration; his books are filled with Joy and Love, with Wonders and Nostalgia, his verses are full of Memories and Pain. To write he revives every experience with poetry, as only poetry itself reminds him how much he has changed. “It’s like being/in the autumn/on the trees/the leaves” are verses that take the poet back to his war times; even though this words awake not the same feeling in other language that is not Italian, they can still make you feel the sadness of war, the mournful idea of watching people die by your side, “And maybe only I/know yet/ he lived” said Ungaretti when remembering one of his friends, a soldier who died lonely committing suicide not being able to fit in this world after war. “I illuminate myself/ with immensity” is a short poem called Morning that describes the indescribable feeling of mornings, too few words and yet too hard to explain them.

Articolo di Sebastian Loayza Raggio

Ungaretti

Nella mia vita ho letto tanti tipi di poesie, col tempo le mie letture sono arrivate alla mia anima, la poesia è entrata nel mio sangue ed è nata una passione per i versi. E adesso mi trovo qui, seduto davanti alla mia scrivania, scrivendo con la speranza di svegliare questi sentimenti  nei cuori altrui.
 
Sulla Poesia – I
Il mio poeta moderno preferito è Giuseppe Ungaretti, egli è una delle mie grandi ispirazioni e forse si trova tra i più grandi del suo secolo. Era uno dei pochi che potevano mettere insieme semplicità e complessità nella sua poesia, poteva plasmare i sentimenti più sublimi in un paio di versi o frasi o addirittura parole e tuttavia, non perdeva l’abilità d’estendere una sola esperienza a pagine di poesia. Un Poeta, un Soldato, un Uomo, Ungaretti racconta la storia della sua vita attraverso le parole e le pagine piene di sentimenti; egli fece questo per far sì che ogni lettore potesse capire l’impressione dietro l’ispirazione: i suoi libri sono carichi d’Amore e Gioia, di Meraviglie e Nostalgia, i suoi versi sono pieni di Memorie e Dolore. Per scrivere egli rivive ogni esperienza con la poesia, perché solo la poesia stessa gli ricorda quanto ha cambiato. “Si sta/come d’autunno/sugli alberi/le foglie” sono versi che riportano al poeta ai suoi tempi di guerra; anche se queste parole non svegliano lo stesso sentimento quando vengono lette in un'altra lingua che non è Italiano, esse possono sempre far sentire la tristezza della guerra, l’amara idea di veder le persone morire accanto a te, “E forse io solo/so ancora/che visse” disse Ungaretti mentre ricordava uno dei suoi amici, un soldato che morì solo commettendo suicidio per  non potersi adattare a questo mondo dopo la guerra. “M’Illumino/D’Immenso” è un componimento breve chiamato Mattina che descrive questo sentimento indescrivibile delle mattine; così poche parole.. eppure spiegarle mi sembra impossibile.

Articolo di Sebastian Loayza Raggio

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